“ROBERTO PLANO SULLE ORME DI POLLINI E UTO UGHI”; NUOVA RECENSIONE DE “IL TEMPO” SUL CONCERTO DEL 14/02/2012 PER L’ISTITUZIONE UNIVERSITARIA DEI CONCERTI DI ROMA

“ROBERTO PLANO SULLE ORME DI POLLINI E UTO UGHI”; NUOVA RECENSIONE DE “IL TEMPO” SUL CONCERTO DEL 14/02/2012 PER L’ISTITUZIONE UNIVERSITARIA DEI CONCERTI DI ROMA

ROBERTO PLANO SULLE ORME DI POLLINI E UTO UGHI, di Paola Pariset
Roberto Plano ha suonato alla IUC, l`Istituzione Universitaria dei Concerti alla Sapienza, che per scelta ha preferito sempre giovani emergenti, con gli anni puntualmente confermatisi talenti del futuro, quali Maurizio Pollini e Uto Ughi. Roberto Plano in realta` e` arrivato con le spalle coperte dal manto di premi di prestigio: ha infatti interpretato con rara precisione e sensibilita`un programma tutto sulle preziose sonorita` del tardo romanticismo. Tre minuti primi di ritardo collettivo per il traffico post-neve, interpretati con inflessibile rigore da una mascherina, hanno impedito ad una trentina di persone di ascoltare un terzo del concerto, con tutti i brani di Debussy: ma risplendeva di luci diafane la celebre “Pavane pour une infante defunte” di Ravel, risuonava del suo turgore romantico la “Sonata-Fantasia n.2 op. 19” e di una fascinosa veste armonica la “Sonata n.3 op. 23” entrambi di Skrjiabin, autore preferito dal pianista. E il Liszt delle “Reminscences de Norma” , sinfonico e immaginifico, preparava i bellissimi bis, anche di musica spagnola, donati generosamente al pubblico romano.

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