BIOGRAFIA

Nato a Varese nel 1978, Roberto Plano si è imposto all’attenzione del mondo musicale con la vittoria del prestigioso Cleveland International Piano Competition. Quest’affermazione e i premi ottenuti all’Honens International Piano Competition e al 12mo Van Cliburn International Competition hanno segnato l’inizio di numerose tournées in tutto il Nordamerica, che lo hanno visto in recital in più di 30 Stati negli Usa e lo hanno portato a suonare negli studi delle maggiori radio americane, canadesi e italiane, quali NPR (Performance Today) a Washington, WGBH a Boston, WNYC a New York, WFMT radio a Chicago, CBC a Toronto, BBC Radio 3 (Londra), RadioRai 3, Radio Classica, Radio Vaticana; i suoi recital di debutto al Festival Chopin in Polonia e alla Herculessaal a Monaco sono stati trasmessi da Polske Radio 2 e da Bayern 4 Klassik.

La sua attività concertistica l’ha visto esibirsi in alcune delle più importanti sale da concerto italiane ed estere, tra le quali Sala Verdi, Teatro Dal Verme e Auditorium di Milano, Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Coccia di Novara, Teatro Manzoni di Bologna, Parco della Musica, Accademia Filarmonica e Università La Sapienza di Roma, Teatro Politeama di Palermo, Teatro Bibiena di Mantova, Wigmore Hall e St. John’s Smith Square di Londra, Salle Cortot di Parigi, Gasteig e Herculessaal di Monaco di Baviera, National Concert Hall di Dublino, Severance Hall di Cleveland, Lincoln Center-Alice Tully Hall e Steinway Hall di New York, per prestigiosi Festivals quali tra gli altri il Festival Michelangeli di Brescia e Bergamo, MusicaRivaFestival, Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, lo Chopin Festival di Duszniki (Polonia),  i Ravinia Festival, Gilmore International Keyboard Festival, Portland International Piano Festival (Usa), lo Stellenbosch Piano Symposium (Sudafrica) e il Bologna Festival – Grandi Interpreti.

Ha suonato come solista con prestigiose orchestre in Italia e all’estero (Archi dei Berliner Philarmoniker, Houston Symphony, RTE National Symphony Orchestra – Dublino, Konzertverein Orchestra – Vienna, Festival Strings Luzern, Orchestra Sinfonica Verdi e I Pomeriggi Musicali – Milano, Young Symphony Orchestra – Londra, Orchestra Sinfonica di Valencia) e con noti direttori d’orchestra tra i quali Sir Neville Marriner, James Conlon, Pinchas Zuckerman, Gianluigi Gelmetti e Donato Renzetti. In aggiunta ai riconoscimenti ottenuti al Cleveland, Van Cliburn e Honens e alle vittorie in Italia del Treviso, del Togni e dello Scriabin è stato premiato al Concorso Iturbi di Valencia, al Sendai International Music Competition, al Dublin International Piano Competition e al Geza Anda di Zurigo. Il documentario Encore, di cui è uno dei protagonisti, è stato trasmesso in tutto il Nord America, Europa e Nordafrica; Philippe Entremont lo ha selezionato per una trasmissione televisiva legata alla musica di Mozart, trasmessa in Giappone dalla NHK, e ha suonato per i canali televisivi satellitari Mezzo e Arte, nonché per le reti Rai e Mediaset.

Varese, 1982

Conservatorio Verdi, Milano, 1999

Sendai, Giappone, 2001

Molto attivo anche nel campo della musica da camera, ha collaborato con numerosi quartetti d’archi, tra i quali il Quartetto di Cremona, i Quartetti Takacs, Fine Arts, San Pietroburgo, Jupiter, ENSO, Vogler, Henschel, le Prime Parti del Teatro alla Scala e con solisti quali Enrico Bronzi, Gabriele Cassone, Ilya Grubert, Giovanni Scaglione e Amiram Ganz e con il pianista jazz Paolo Paliaga, con il quale ha inciso un disco – Inspiration – dedicato alla fusione tra musica classica e jazz. Il disco inciso per la Concerto e dedicato ad Andrea Luchesi – una prima incisione mondiale –  è stato recensito con la massima valutazione (5 stelle) dal mensile MUSICA.

Già membro di giuria in svariati concorsi (tra i quali il Singapore Piano Competition) è stato invitato a far parte della commissione del Cleveland International Piano Competition, che si è tenuto negli Usa nell’agosto 2013. In qualità di docente ha tenuto numerosi corsi di perfezionamento in importanti istituzioni tra i quali Kent State University, Augusta State University , Utah State University, Cleveland Institute of Music, University of Massachussetts (Usa), Alberta Conservatory (Canada), Conservatorio di San Juan (Puerto Rico), a Parigi (Ecole Normale “A. Cortot”), al Yamaha Center di Taipei (Taiwan) e alla Stellenbosch University (Sudafrica). E’ Presidente dell’Associazione Musicale “Alfred Cortot”, fondata nel 2011 con la moglie Paola Del Negro, con la quale suona stabilmente in duo pianistico. Ha inciso per le etichette Azica, Arktos, Concerto, Sipario Dischi e Tau Records, e per la collana “Musica in Bocconi”. Al numero di febbraio 2014 del mensile Suonare News è allegato un suo cd con musiche di Chopin e Schumann.

Nel luglio 2013 e nel Febbraio 2015 il mensile Amadeus gli ha dedicato la copertina allegando un  Cd in cui interpreta le Sonate op. 1 di Luchesi in prima registrazione mondiale e un’antologia di musiche Scriabiniane. Sono di recente pubblicazione anche due dischi per Brilliant Classics, uno dedicato alla musica pianistica di Smetana e l’altro con i due Quintetti per pianoforte e archi di Sgambati

Cleveland, USA, 2001

con Sir Neville Marriner, Calgary, Canada, 2003

con Van Cliburn, Forth Worth, USA, 2005

Il 4 marzo 2016 è uscito il suo disco di debutto per Decca con l’incisione integrale delle Harmonies Poetiques et Religieuses di Liszt, opera che mancava nel catalogo della grande casa discografica inglese da più di 50 anni.

Per i suoi meriti artistici è stato nominato Socio Onorario dal Lions Club Varese Prealpi, che in precedenza gli aveva assegnato il Premio Lumen Claro, onoreficenza già ricevuta da personalità quali Mario Monti, Ottavio Missoni, Barbara Frittoli, ed è stato invitato dal Senatore Thad Cochran presso lo U.S. Capitol a Washington. E’ stato definito dal Chronicle il “Pavarotti del pianoforte” per il suo liricismo, definito l’erede di Rubinstein e Horowitz dal commentatore radiofonico di Chicago P. Harvey e additato come uno tra i più grandi interpreti di Scriabin dal critico americano John Bell Young. Il New York Times ha scritto di lui: “Questo pianista italiano ha mostrato una maturità artistica che va ben oltre la sua età anagrafica… una meravigliosa purezza e una padronanza delle suggestioni più profonde hanno caratterizzato le sue interpretazioni… Plano ha dato dimostrazione di virtuosismo levigato a livelli di competizione tanto quanto di profondità musicale…”.

Docente presso la Boston University dal 2016, nel 2018 Roberto Plano ha ottenuto la cattedra di pianoforte presso una delle facoltà di musica universitarie più prestigiose al mondo, l’Indiana University Jacobs School of Music, e nel gennaio 2018 ha vinto l’American Prize nella categoria Professionisti – pianoforte solista.

con James Conlon, Fort Worth, USA, 2005

con Pinchas Zuckerman, Ottawa, Canada, 2006

Wigmore Hall, Londra, Regno Unito, 2006